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venerdì, 26 Aprile, 2024
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Ernesto Carpintieri: “Dobbiamo imparare a ri-amare la nostra Italia”

Più andiamo avanti nel nostro cammino, più occasioni abbiamo di incontrare persone straordinarie. Persone che, pur stando al centro del mondo, le notano in pochi, nonostante brillino della loro luce o si proteggano dietro la loro ombra.
L’Italia è senz’altro il più grande e affascinante palcoscenico del mondo, pieno di attori, comparse, produttori, registi, fotografi, assistenti, sceneggiatori e cabarettisti. Tutti contribuiscono a quello che è lo spettacolo degli spettacoli, ad un perfetto capolavoro quotidiano di cui parlano milioni e milioni di altre persone. Un palcoscenico ricco di dinamiche, piacevoli e non, dove tutti sono a caccia di tutto e di sé stessi. Ma ci sono figure, come quella di Ernesto Carpintieri, che non sono né gli uni né gli altri. Sono i fili che tessono le tende, sono i chiodi che tengono insieme le travi, sono il velluto del foyer, quell’elemento nascosto ed essenziale, reale ma intangibile, che è là, a sorreggere l’intera struttura teatrale. Persone che impiegano una vita intera a generare vita perché, lavoro o no, non c’è cosa più importante. Persone che ad ogni incontro le si incontrano due volte: prima la loro Essenza, poi la loro ineguagliabile Consistenza.
Noi di Tesori d’Italia siamo onorati di aver potuto conoscere e apprezzare Ernesto Carpintieri, un uomo di cui non si può raccontare se non dopo averlo ascoltato o guardato negli occhi. Un patrimonio inestimabile del nostro Paese.

di Riccardo D’Urso

Chi è Ernesto Carpintieri
Giornalista, esperto in tematiche medico-scientifiche, editore, scrittore, conferenziere, benefattore: la figura di Ernesto Carpintieri è difficilmente incasellabile per l’indole eclettica manifestata nelle tante iniziative intraprese sia in ambito personale che professionale.
Laureato in Filosofia con indirizzo psico-pedagogico presso l’Università di Catania, dalla natia Sicilia approda a Roma nella metà degli anni ’70, iniziando ad operare nell’ambito delle ricerche di mercato per Enti pubblici e aziende private nel settore turistico. Questo lo porta nel giro di alcuni anni a fondare e dirigere una società di ricerche specializzata, la Marktour Srl.
Nel frattempo, inizia a svolgere un’intensa attività giornalistica per periodici, televisioni e radio private, con conseguente iscrizione all’Ordine professionale: anche in questo caso, la sua vocazione imprenditoriale lo spinge ad ampliare la sfera d’azione attraverso la fondazione di una casa editrice nella forma di ditta individuale e poi di una società, la C&C Communications Srl. Quest’ultima, dopo oltre trent’anni, è ancora oggi operativa nei settori dell’editoria, audiovisivi, pubbliche relazioni, ricerche di mercato, strategie di comunicazione, già attiva con la pubblicazione di periodici a diffusione nazionale come “Primavisione Cinematografica”, “Italia Operosa”, “Time to Time” e di Annuari come “I protagonisti del lavoro Italiano”, che ha raccolto i profili di centinaia di protagonisti del settore industriale e imprenditoriale.
Gli anni ’80 vedono Ernesto Carpintieri operare con successo anche in altri settori, come quello di Life Coach e Trainer PNL (Programmazione neuro-linguistica) in forma privata e come docente presso l’AIMO (Associazione Italiana di Medicina Ortomolecolare) e l’ISU (Istituto Scienze Umane), implementando le sue competenze con quella di esperto in comunicazione non verbale e autocontrollo emozionale.
Da organizzatore di missioni imprenditoriali negli Stati Uniti d’America, nel 1981 Ernesto Carpintieri promuove la fondazione dell’ENVA (Ente Nazionale per la Valorizzazione dell’Industria, Commercio e Artigianato) attraverso la quale si è occupato della promozione dell’imprenditoria italiana nel mondo.
Nel 1999 Ernesto Carpintieri fonda l’Accademia Europea per le Relazioni Economiche e Culturali (AEREC), Dipartimento di ENVA della quale è tutt’oggi Presidente, impegnandosi nell’aggregare personaggi di spicco del mondo economico, professionale, culturale e scientifico per favorire lo scambio di idee e progetti, individuazione di opportunità di business in Italia e all’estero e promozione di match-making activities e nell’organizzazione di conferenze e workshops a livello nazionale e internazionale.
A tale attività si affianca parallelamente quella di Co-fondatore e Vice Presidente di Missione Futuro Onlus, che lo vede operare per l’individuazione e implementazione di progetti umanitari a favore delle popolazioni sofferenti prevalentemente nell’Africa subsahariana e che annovera, tra i principali traguardi, la costruzione e la gestione di un presidio sanitario in un’area particolarmente depressa della Costa d’Avorio.
Tra i numerosi riconoscimenti conseguiti da Ernesto Carpintieri per i meriti personali e professionali, la Laurea Honoris Causa in Psicologia all’Università di Stato di Cluj-Napoca, la nomina a Commendatore di Grazia Magistrale dell’Ordine Bizantino del Santo Sepolcro.

L’intervento del Presidente Carpintieri al Convegno dell’AEREC

“Dobbiamo imparare a ri-amare la nostra Italia”

 «In questo periodo sento spesso dire che noi italiani siamo ultimi. In televisione e sui giornali dicono: siamo ultimi come livello culturale, siamo ultimi come libertà di informazione. Siamo primi come debito pubblico, e quindi ultimi. Siamo ultimi in ogni cosa. Be’, io non sono d’accordo con questa concezione del nostro Paese. Io credo, invece che noi italiani siamo i primi. Siamo i primi in assoluto perché noi abbiamo inventato tutto. A partire dal sistema finanziario. Si parla tanto di Wall Street, di Londra, di bitcoin, di blockchain. Ma il sistema finanziario lo abbiamo inventato noi. A Firenze, nel 1500, quando i mercanti fiorentini avevano costituito le prime banche che prestavano soldi a tutti, persino ai Papi e agli imprenditori d’Europa.
La più grande potenza del mondo, l’America, l’ha scoperta un italiano e un altro italiano gli ha dato il nome. Abbiamo costruito i primi acquedotti, le prime strade del mondo. Per non parlare dell’arte: la poesia più bella di sempre, la Divina Commedia, l’ha scritta un italiano. E i poeti che sono venuti dopo sono senza pari, nessuno li eguaglierà mai. La pittura, poi. Il più bel quadro del mondo, La Gioconda, l’ha dipinta un italiano. L’architettura: la più bella cupola di tutti i tempi è quella del Brunelleschi, tutt’ora ineguagliata. Uno dei più grandi architetti del mondo, Renzo Piano, è un italiano. Per quanto riguarda la musica: il cantante lirico più famoso del mondo, Pavarotti, è un italiano. E nello sport, l’unica sciatrice ad aver vinto tre medaglie olimpiche si chiama Debora Compagnoni. E poi abbiamo o abbiamo avuto Valentino Rossi, Roberto Baggio, Marco Pantani. Centinaia di vittoriosi, di primi.
La stretta di mano l’abbiamo inventata noi nel Medioevo, per dimostrare che le nostre mani non erano armate. E da quel momento tutto il mondo ha iniziato a stringersi la mano. Il cambio della bicicletta, il cambio a bacchetta l’ha inventato Campagnolo.
Questo non accadeva solo nel passato ma anche oggi. Abbiamo costruito le più belle auto del pianeta. Abbiamo disegnato e continuiamo a disegnare gli abiti più belli. Abbiamo cucinato e continuiamo a cucinare i cibi più buoni. E tutto il mondo ce li copia. Anche la forma di questo nostro benedetto Paese è la più bella del pianeta. Perché uno che guarda il mappamondo che cosa nota se non l’Italia, che ha la forma di un bellissimo stivale!.
Noi dobbiamo imparare a ri-amare questa nostra Italia, perché amarla vuol dire amare la vita. E se c’è una ricetta per uscire da questa crisi tanto chiacchierata, quella ricetta ha come primo ingrediente il recupero della fiducia in noi stessi. È ora di smettere di sentirci ultimi. Quando andiamo all’estero ci sentiamo quasi in difetto; noi non siamo in difetto per nulla, perché la gente ci ama e ci ammira tantissimo anche se noi non abbiamo questa percezione. Ed è ora di smetterla, da parte dei mezzi di comunicazione, di tirare fuori il peggio degli italiani, di provare a farci credere e convincerci che noi siamo gli ultimi. Perché non lo siamo. Proprio perché, invece, siamo i primi, c’è sempre qualcuno che ha interesse a far passare il messaggio che siamo gli ultimi, incapaci di votare, incapaci di scegliere, incapaci di fare qualunque cosa. Ma la realtà non è questa! Perché noi italiani lavoriamo con il cuore e con l’ingegno. Tutto ciò che l’Italia ha costruito nei secoli e che continua a costruire è il frutto di amore e ingegno, che ha conquistato e continuerà a conquistare l’intero pianeta». – Ernesto Carpintieri

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